Questa è una storia da dimenticare, è una storia da non raccontare, è una storia un po’ complicata, è una storia sbagliata.
Leggi tutto “Faber, falegname di parole”Vivian
Vivian era invisibile. Si muoveva tra la gente senza essere notata. Aveva un corpo, a cui era appesa una strana scatola che penzolava sul petto, ma nessuno, tranne i bambini, la vedeva. Guardavano distrattamente la sua ombra, senza badare al corpo che, oscurando la luce, la proiettava. Perché i grandi non badano alle ombre ma ai corpi che le tengono schiave, i bambini invece con le ombre ci giocano, le rincorrono, si impressionano quando diventano dei giganti senza fine e ridono quando diventano piccole, quasi da scomparire sotto la suola delle scarpe. Vivian si spostava nel mondo così, senza farsi notare e guardava.
Leggi tutto “Vivian”Gocce di Giacomo
Giacomo gocciolava. Come si muoveva iniziava a sciogliersi tutto. Come un ghiacciolo fuori dal freezer. Dagli occhi gocciolava il verde, i capelli svolazzavano spruzzi di giallo, il nero cadeva dai gomiti e ogni dito della mano perdeva una tonalità: il mignolo rosa, l’anulare rosso, il medio blu, l’indice arancione. Dalle ginocchia fluiva il beige e i piedi sguazzavano inesorabilmente sul bianco.
Leggi tutto “Gocce di Giacomo”Racconto di un Giugno Italiano
C’è una città in cui gli orologi stanno immobili, in cui il tempo non scorre. E da questa città capita che partano aerei che hanno il difetto del tempo, stanno lì fermi e non arrivano mai, con il tempo che si blocca e non scorre. E questi aerei hanno la fortuna di volare in cieli liberi, cieli estivi, senza nubi, un regalo solo per loro. E su questo aereo ci sono 81 persone e tra loro c’è Giuliana, che ha 11 anni e guarda dal finestrino quell’immenso vuoto con le luci sotto e stringe la pagella tra le mani e non vede l’ora di mostrarla al padre una volta atterrata e poi saranno solo bagni nell’acqua limpida della Sicilia. Un cielo vuoto, solo loro a macchiarne il blu.
Leggi tutto “Racconto di un Giugno Italiano”La storia e la conchiglia
Ciao, questo è un messaggio di aiuto. Sono una storia, sono rimasta incastrata dentro un pensiero: vi prego, liberatemi!
Leggi tutto “La storia e la conchiglia”La Donna Cactus
La donna cactus stava ferma, sempre.
Nessuno le si avvicinava, per via delle spine.
Ci aveva fatto il callo alla solitudine, o comunque si era rassegnata.
Se qualcuno provava ad avvicinarsi, allungava le sue spine per cacciarlo,
lo spaventava prima che…