Storia di un veloce weekend Viterbese a bordo di Carolina: missione Terme, piatti della tradizione e passeggiate medioevali.
Destinazione Viterbo. Sveglia, valigia, toast, Carolina. Lasciare con una lacrimuccia il parcheggio conquistato a fatica circa un mese fa e immettersi nel traffico di Roma (fortunatamente non eccessivo).
Prima tappa: passare a prendere Roberta.
Ho studiato il tragitto prima di partire e ho comunque impostato il navigatore del telefono in caso di dubbi. Ma Chantal? È stata depennata dai possibili navigatori dopo averci spedito a Guidonia invece che sulla Tuscolana. Vedi qui
Ormai sono abbastanza pratico, ma la vendetta del destino o di Chantal, fate voi, è dietro l’angolo.
Uscita 9/10 ok, qua dov… sbagliato. Ok riproviamoci, rifacciamo sto chilometro al contrario e via uscita 9/10, qua devo tenermi sulla destra e qua dovrebbe essere a destra. Doh!
Al terzo tentativo e dopo le gaie risate di Chantal, imbocchiamo la strada giusta.
Per Viterbo il navigatore l’ha fatto Roberta.
Alla Corte delle terme Hotel stiamo arrivando, vabbè con calma, non abbiamo preso l’autostrada, ci sono un po’ di curve.
Partiamo col dire che a Viterbo non eravamo mai stati, ma è proprio tutta la Tuscia che ci manca, e questo week end vuole essere solo la prima tappa di un viaggio alla scoperta di questo magnifico territorio, dove la buona cucina si sposa con le tante bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche.
Qui si va dai monti fino al mare in un’alternanza di laghi, borghi medioevali, residenze rinascimentali, aree termali e itinerari dal grande interesse storico e archeologico come la via Francigena, l’antica strada che dal nord portava a Roma.
Nella nostra prima tappa abbiamo visitato la Viterbo medioevale, le sue terme e naturalmente abbiamo provato la sua cucina. Ospiti dell’hotel, Alla Corte delle Terme Exclusive Resort, a soli 5 minuti dal centro città.
Una struttura immersa nel verde, circondata da olmi e ulivi, dotata di piscina all’aperto, spa, ristorante e che oltre al confort e al relax offre ai visitatori varie possibilità di attività all’aria aperta, dal calcetto ai sentieri per Mountain Bike, un “Percorso Vita” nello splendido Colle Belvedere e biciclette a disposizione per una passeggiata in pianura, dalla campagna fino alla vicina necropoli etrusca di Castel D’Asso.
Inoltre offre un servizio navetta con acceso diretto alle Terme dei Papi (il sabato sono aperte anche di notte). In alternativa se avete uno spirito un po’ più spartano e preferite un’ambiente più selvaggio e naturale, vi consigliamo un bagno alle terme libere, che trovate a soli due minuti dall’albergo. Noi abbiamo fatto un salto prima della colazione e anche se non intendete fare il bagno, il consiglio è di andare a vederle. Non aspettatevi Saturnia, ma fanno comunque il loro effetto. Noi ci siamo pentiti di non essere andati di notte, ma vista l’abbuffata a cena, abbiamo preferito evitare.
[morrison_hotel_gallery ids=”1660,1659,1658,1657,1656″ speed=”4000″]
[morrison_hotel_big alignment=”center”]
Il Tour
[/morrison_hotel_big]
La nostra breve vacanza è iniziata con un aperitivo allo Chalet Gambrini 1908 dopo un primo giretto conoscitivo della città. Una “casetta” molto carina nella parte bassa della città, sotto la splendida Porta Fiorentina, dotato anche di tavoli esterni, con un ambiente giovanile e informale, ottimi cocktails e un aperitivo abbondante ed economico.
Ospiti per la cena de “Il Cavaliere”, il ristorante del Resort Alla Corte Delle Terme, abbiamo avuto il piacere di provare alcune specialità Viterbesi preparate dalle esperte mani dello Chef Simone Cancellieri, che ci ha deliziato con un menu degustazione fatto di piatti della tradizione come la zuppa di lenticchie e castagne e i lombrichelli alla viterbese con ciliegini in guazzetto e guanciale croccante, accompagnati da un Merlot biologico dell’azienda agricola Cristina Menicocci: “Stamnos”.
Una crocchette di patate al tartufo ad aprire la serata, un carrè di maialino in bassa temperatura glassato ai porcini e patate gratinate ai formaggi come secondo e un Tortino di farro e vaniglia con salsa di cioccolato e frutti di bosco in chiusura, sono stati seguiti da passeggiata notturna all’interno del parco causa rischio esplosione: forse tutta quella pizza all’aperitivo potevamo evitarla.
Alla Corte delle Terme
[morrison_hotel_gallery ids=”1708,1709,1710,1711,1712,1713,1714,1715,1716,1717,1718,1719,1720,1721,1722,1723,1724″ speed=”4000″]
Il secondo giorno
Dopo una dormita rigenerante nella dolce quiete della campagna viterbese, abbiamo dedicato la giornata alla visita delle fonti termali e al quartiere medievale nel centro di Viterbo.
Per non farci mancare niente abbiamo fatto una scappata alle terme libere prima della colazione, ma senza bagno, e alla piscina monumentale delle Terme dei Papi dove abbiamo passato un paio d’ore di relax e abbiamo giocato un po’ con la macchina fotografica.
Sulle terme è inutile dilungarci, il consiglio è andare a scoprirle di persona.
[morrison_hotel_gallery ids=”1670,1689,1669″ speed=”4000″]
Per quel che riguarda, la visita della città, i luoghi di principale interesse sono sicuramente il vecchio quartiere San Pellegrino, al centro del quale si trovano l’omonima piazza e la chiesa, la sua edilizia duecentesca vi farà fare un salto indietro nel tempo. Il poco distante Duomo di San Lorenzo e il Palazzo Papale costruito fra il 1255 e il 1266, con la loggia a sette archi che immette nella grande sala del conclave, famoso per l’interminabile elezione di papa Gregorio X, 1006 giorni di sede vacante, il più lungo nella storia della chiesa e il primo con questo nome, visto che i cardinali vennero letteralmente rinchiusi nella sala fino alla proclamazione.
Perchè a Viterbo? Perchè la città fu sede pontificia dal 1257 al 1281.
Continuando la passeggiata tante sono le piazze, le fontane e le chiese che vi faranno scattare milioni di foto, come Piazza Plebiscito, sede del Palazzo Comunale e della Torre dell’Orologio, proprio li vicino, dopo esserci rilassati un paio d’ore alle Terme dei Papi, siamo andati a rifocillarci prima di fare il tour che vi abbiamo appena descritto.
Altre due piccole note prima di parlarvi del nostro pranzo all’Osteria al vecchio orologio e salutarvi.
Vi consigliamo di prendervi un po’ di tempo da dedicare alla visita della città, perchè l’architettura del centro di Viterbo è davvero molto suggestiva, con le sue abitazioni a ponte sulle piccole strade acciotolate, o i tipici “richiastri” a corte interna o i tanti edifici su due piani, costruiti direttamente sul tufo, con una rampa di scale sulla facciata frontale, detta “proferulum” per l’accesso all’abitazione che era situato al piano superiore; il piano inferiore veniva invece solitamente adibito a bottega.
Se avete tempo vi consigliamo anche un giretto nella rete di cunicoli sotterranei scavati nel tufo, che mettono in collegamento gli edifici del centro storico, in cui non è raro trovare reperti archeologici.
La pausa pranzo all’Osteria del vecchio orologio.
Tra archi e pareti in peperino (pietra tipica del viterbese), siamo stati accolti da Paolo, proprietario e chef , e i ragazzi del suo staff per una pranzo tra i sapori e i profumi della Tuscia.
La Vecchia Osteria dell’Orologio è un luogo dove presente e passato sembrano incontrarsi per farsi due chiacchiere davanti a un bicchiere di vino e una tavola imbandita.
Tutti i prodotti arrivano direttamente dal mercato ortofrutticolo, dal mattatoio e da oltre venti fornitori della Tuscia Viterbese. Garanzia di qualità e tradizione.
Antipasto
- Tagliere con Pizza fritta con guanciamia e riduzione di Aleatico.
- Crostone con Toma e Fiocco Viterberse.
- Cicoria e Carciofi fritti.
Primi
- Gnocchetti di patate viola con cremoso e olio evo solum aromatizzato allo zafferano.
- Carbonara di Coregone affumicato del lago di Bolsena.
E per finire, visto che non volevamo rotolare per le vie di Viterbo, i dolci, rigorosamente fatti in casa:
- Crostata di ricotta e visciole.
- Gelato all’Aleatico Pacchiarotti con Amarene di Cantiano.
- Crumble Crema al mascarpone con Marroni dei Cimini.
*Vino: Cavarosso Antonella Pacchiarotti, vinificato in botti di acciaio in una cantina del XVII secolo interamente scavata al piccone con soffitto a volta.
Tra l’altro Antonella abbiamo avuto anche il piacere di conoscerla.
Osteria al Vecchio Orologio
[morrison_hotel_gallery ids=”1676,1677,1678,1679,1680,1681,1682,1683,1685,1684″ speed=”4000″]
Questo è quanto. Il nostro tour Viterbese è stato breve ma intenso, e soprattutto piacevole. Un grazie Particolare Alla corte delle Terme, al direttore e al suo fantastico staff, sempre sorridente, disponibile e pronto a fornirci le informazioni di cui avevamo bisogno. Un soggiorno perfetto, non potevamo chiedere di meglio.
In giro per Viterbo
[morrison_hotel_gallery ids=”1699,1698,1695,1694,1693,1692,1691,1687,1686,1675,1674″ speed=”4000″]
Da vedere nei dintorni… nelle prossime tappe.
La prossima tappa nella Tuscia sarà dedicata alla scoperta del borgo medioevale di
Civita di Bagnoreggio, “la città che muore” e il Bosco di Bomarzo detto anche Parco dei mostri. Sempre tempo permettendo abbiamo in programma anche una visita alla necropoli etrusca di Tuscania naturalmente il tutto tra una mangiata e l’altra perchè il modo migliore per conoscere un territorio rimane sempre provare I prodotti della sua terra.
La terza tappa vorremmo dedicarla ai laghi vulcanici di Bolsena e Vico e alle costruzioni rinascimentali di Villa Lante di Bagnaia e Palazzo Farnese a Caprarola
Ogni volta che ci capita di prendere la macchina e andare alla scoperta località o borghi lungo la penisola capiamo il perchè di quel nome: Il Bel Paese . Non c’è angolo che non sia meraviglioso.
Info
Alla Corte delle Terme Exclusive Resort
Strada Procoio 6, 01100 Viterbo
+39 0761 1762879 | +39 0761 390073
info@allacortedelleterme.it
WebSite | Facebook | Instagram
Terme dei Papi
Strada Bagni,12
01100 Viterbo
+39 07613501 – info@termedeipapi.it
WebSite | Facebook | Instagram
Chalet Garbini 1908
Piazzale Gramsci,2
01100 Viterbo
+39 0761 321336
Osteria al Vecchio Orologio
Via Orologio Vecchio,25
01100 Viterbo
335.337754 – alvecchioorologio@gmail.com
WebSite | Facebook | Instagram