A pranzo al Ristorante Verso Sera per il primo #GnaMeat della Capitale

Pranzo Verso Sera.

Non una contraddizione nè un errore, ma una food & wine experience, un evento per condividere la passione per il cibo e i valori della convivialità a tavola.

Un bel pomeriggio passato a conoscere il mondo dei ‘macellari’ romani, la loro antica confraternita, gli aneddoti, le tante iniziative, ma soprattutto per imparare qualcosa in più proprio sulla carne.

Tutto questo davanti a una storica bottega del Rione Parione, La Macelleria Orelli, nella tranquilla piazzetta del Biscione a ridosso di campo de fiori, ospiti del Ristorante Verso Sera.

A fare gli onori di casa Carmine Orelli, presidente dell’associazione macellai di Roma Capitale, affiancato da Graziano Mangani socio della Confraternita di S. Maria della Quercia dei Macellai.

Ci hanno fatto entrare nel mondo dei “beccari”, dimostrando tutta la loro passione e l’amore per questo mestiere, partendo dalla loro antica storia, dalla nascita della confraternita di Santa Maria della Quercia dei Macellai di Roma capitale, fino a raccontare il lavoro di oggi, la scelta delle carni, obbligatoriamente italiane, l’attaccamento alla tradizione e alla stesso tempo la consapevolezza del bisogno di creare una nuova offerta al passo coi tempi, ma con la voglia di chiamare ancora per nome i propri clienti e fare due chiacchiere amichevoli tra una bistecca e un abbacchio.

Mentre le storie viaggiavano sulle antiche insegne delle botteghe ancora presenti nella piazza e sulle pietre dei palazzi che la circondano, sulla tavola si davano il cambio primi e secondi della tradizione, dalla cacio e pepe all’amatriciana, fino al petto di vitella alla fornara, uno dei più antichi piatti Laziali: così chiamato perchè ispirato alla “Fornarina”, dipinto di Raffaello che ritrae Margherita Luti, figlia di un panettiere di Trastevere e donna amata dal pittore.

Un piatto povero, cucinato con le parti meno “nobili” del vitello, ma che ha il pregio di conservare il sapore genuino ed essenziale della carne.

L’evento è stato organizzato da Federcarni, la Federazione Nazionale Macellai, che affianca dal 1947 il comparto distribuzione carni, composto da imprese familiari, che ha avuto il merito, assieme alle associazioni provinciali, di accompagnare e incentivare il processo evolutivo, dalla macelleria tradizionale, alla Bottega delle carni e dalla bottega delle carni alla “Gastronomia”, per far fronte alle crisi e agli allarmi che da sempre hanno accompagnato il prodotto carne, ma soprattutto per venire incontro alle nuove esigenze del mercato.

La Federcarni è impegnata in una campagna divulgativa, fatta di corrette informazione e non basata su uno scontro tra posizioni contrastanti, improntata sulla genuinità dei prodotti e una sana alimentazione.

Sempre in quest’ottica è stata presentata dal responsabile marketing Francesco D’agostino la nuova borsa creata per Federcarni, che oltre a rispettare i canoni di comodità, utilità e rispetto della natura, nella nuova veste grafica ha lo scopo di comunicare e valorizzare proprio gli aspetti che hanno accompagnato questo evento, passione e convivialità abbinati all’amore per il buon cibo.

Veneruso - 078_preview

Sperando che questo gioco di parole non Abbacchi nessuno:

Stavo a pensa come scrive n’articolo sui beccari de Roma ( li macellari)

e pensa che ripensa m’è venuta n’idea.

Ar posto der cappello iniziale, son certo che sarebbe meglio mette na Cuffia, n’occhiello poi se può sempre infila’… c’è a chi piace.

Per quanto riguarda il corpo se deve usa’ er Cervello, che la lingua dev’esse quella giusta.

Tocca fa’ na cosa de Coratella, un pezzo che abbia le Animelle, cor taio giusto insomma.

Così il Quinto Quartodel’articolo è fatto e mancano solo le conclusioni o forse sarebbe meglio di la coda… che se va bene la finiamo co la scarpetta.

Certo ce vo attenzione, che non voglio aver Rognoni, che comunque so Beccari e il cartello dalla parte del manico ce l’hanno loro.

[morrison_hotel_gallery ids=”1356,1357,1355,1354,1353″ speed=”4000″]