I Mercoledì fuori dal Mondo

I Mercoledì Fuori Dal Mondo

#mercoledìfuoridalmondo

Noi li chiamiamo così, ma forse non abbiamo mai spiegato i perché, i come e i quando che si nascondono dietro queste giornate.

Chantal direbbe che sono il pane con la ciciulena o il vento che bussa alla finestra di una stanza di Dublino, un ponte o forse il profumo della torta di mele calda o l’acqua che ti avvolge le caviglie sul bagnasciuga…

Illustrazione chany.tif

Io direi che il Mercoledì è il nostro piatto uscito meglio e questa è la ricetta:

Ingredienti:

✔️ 1 Libro L’astronave altri racconti e la non storia
✔️ 2 Persone alla ricerca dell’isola che non c’è
✔️ Tutti i Mercoledì che incontrate
✔️ Dublino, Roma e isole q.b.
✔️ 1 Volpe
✔️ migliaia di strade da percorrere a piedi
✔️ un pizzico di vento
✔️ musica come se non ci fosse un domani
✔️ 1 pub con i murales e la sierra nevada
✔️ vino e cibo a vostro piacimento

il tutto da farcire con l’ingrediente segreto (ad ognuno il suo).

Preparazione:

dalle 5 alle 24 ore, salvo impegni inderogabili, con cadenza settimanale.

Prendete un sardo e una siciliana – due perfetti sconosciuti – metteteli dentro un appartamento al centro di Dublino. Mischiate accuratamente, con musica, vento, vino, cibo e lasciateli cuocere nei loro “no, ma scherzi”, “siamo solo amici”, “non sei proprio il mio tipo”, “guarda, una volpe!”, “con te mi diverto troppo”, “forse vorrei baciarti”… per questioni di censura i tempi di cottura sono stati ridotti e parzialmente occultati.

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Mentre portate a cottura sorseggiate una buona Sierra Nevada nella veranda con i murales di un Pub, sempre in quel di Dublino (che è la quarta e tra mezzora dovete lavorare)

e pensate che sembra di essere proprio dentro quel racconto che avete scritto un po’ di tempo fa e mentre lo pensate lei vi dice:

– Perché non scegliamo una giornata tutta per noi, in cui possiamo scrivere, disegnare, andare per locali o fare quello che ci pare? Potremmo fare il Mercoledì, così per spezzare la settimana. –

A quel punto tu, che scrivi di libri che ti assorbono e diventi tu stesso personaggio, hai la conferma che tutto ciò che scrivi in un modo o nell’altro si avvera e quella ‘non storia’ inizia a scriversi da sola e i ‘Mercoledì lontani dal mondo’ sono diventati realtà.

Prima di toglierli dal fuoco godeteveli bene con: aperitivi, cene, ponti, panchine, stanze, Musashi, disegni e racconti. Perché no, anche delle sane litigate da cavarvi gli occhi.

Quando saranno belli dorati e croccanti, adagiateli su una mousse di vento del nord con gocce di Kilkenny e saranno pronti per essere serviti tra Roma, Olbia, Messina e tutti i posti che di tanto in tanto vi racconteremo.

Da parte, su un computer che vi ruberanno aprendo la porta con uno screwdrive, (che fino a quel giorno per voi era solo un cocktail), scrivete un libro con i suoi colori, i suoi disegni, i vostri sogni e tra gli altri quel racconto che parla dei “Mercoledì lontani dal mondo”(scritto ancor prima di conoscerla).

Unite il tutto consumando le suole delle scarpe su chilometri di strade, che la macchina a Roma non si può prendere e i mezzi sono una tortura. A piacimento aggiungete pugni di scontri epocali, che i caratteri sono quelli e cambiarli non si può, giusto per aggiungere sapore, e ci siamo.

Il piatto è pronto. Buon Mercoledì.

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