Pisa ci ha accolto con tre bellissime manifestazioni: la Luminara, il Palio di San Ranieri e il Gioco del Ponte, che ci hanno fatto assaporare la sua storia e sono riuscite a farci entrare subito nel clima di “competizione” cittadina tra le due sponde dell’Arno: Tramontana e Mezzogiorno.
Noi di Mezzogiorno (guarda caso l’ora di pranzo), col cuore in pegno al quartiere Sant’Antonio (ci caliamo subito nella parte. Inoltre da piccolo una signora mi chiamava il bambino di Sant’Antonio).
Istruzioni per l’uso:
– se volete volete cenare fuori la sera della Luminara, prenotate per tempo, – al Palio c’è meno calca, ma è molto suggestivo il corteo dei figuranti in abito medievale e il cerimoniale della gara.
– se volete vedere qualcosa del Gioco del Ponte comprate il biglietto per le tribune a ridosso del ponte di mezzo, altrimenti godetevi la sfilata dei 710 figuranti e godetevi la serata e il tifo, ma senza vedere molto.
Volete sapere cosa sono queste tre manifestazioni? Provo a riassumerle in poche righe.
Tanto per iniziare si tratta delle manifestazioni del Giugno Pisano.
La Luminara si svolge il 16 giugno, vigilia di San Ranieri (patrono della città). Centomila lumini di cera (lampanini) appesi alle facciate degli edifici del Lungarno, su strutture di legno tinte di bianco (biancheria).
Un gioco di luci abbellito dallo spettacolo pirotecnico dei fuochi sparati da piattaforme sul fiume. Pisa si accende per commemorare la traslazione dell’urna del corpo del suo patrono, risalente al 25 marzo 1688, che fu occasione per una grande festa durante la quale la città venne illuminata dai ceri per consentire il passaggio della processione: da qui deriverebbe il nome “Illuminazione“, successivamente diventato “Luminara“.
Il Palio si svolge il giorno seguente, il 17 Giugno, per la ricorrenza patronale di San Ranieri:
Al tramonto, dopo la sfilata del corteo storico in abiti medioevali che rievoca i fasti della Repubblica Marinara, si svolge una regata sul fiume Arno tra i quattro quartieri storici della città, due di Mezzogiorno e due di Tramontana. Ogni quartiere è contraddistinto da un colore diverso:
Mezzogiorno
- San Martino – rosso
- Sant’Antonio – verde
Tramontana
- Santa Maria – celeste
- San Francesco – giallo
Il primo palio si svolse nel 1292 in occasione dell’Assunzione al cielo della Vergine.
Solo dal 1718 il palio viene disputato il 17 Giugno per la ricorrenza del patrono San Ranieri.
1500 metri di voga controcorrente con partenza dal Ponte della ferrovia ed arrivo al palazzo Mediceo.
L’equipaggio è composto da otto vogatori, il timoniere ed il montatore, che ha compito di arrampicarsi su uno dei 4 canapi posti al traguardo, e afferrare il palio azzurro, simbolo della vittoria (posto a 10 metri di altezza).
Per il quartiere ultimo classificato invece, due paperi, che ci siamo beccati “noi” di Sant’Antonio (ma al gioco del ponte ci siamo rifatti).
La regata rievoca l’impresa di Lepanto quando la flotta dei cavalieri di Santo Stefano andò all’abbordaggio dell’ammiraglia turca per impadronirsi della “fiamma” da combattimento posta sul pennone.
Lo stendardo, recentemente restaurato, è conservato nella Chiesa dei Cavalieri a Pisa.
Il Gioco del Ponte è una sfida, che si svolge l’ultimo sabato di giugno, tra le Magistrature (quartieri) delle due sponde dell’Arno,
- Tramontana: Santa Maria, San Francesco, San Michele, Mattaccini, Calci, Satiri.
- Mezzogiorno: Sant’Antonio, San Martino, San Marco, Leoni, Dragoni e Delfini.
È la riproposizione del Gioco della Mazzascudo, un’antica battaglia che che si svolgeva in Piazza degli Anziani, oggi Piazza dei Cavalieri a partire dall’anno 1000 d.c. , in cui diverse parti della città si sfidavano in una battaglia con mazza e scudo.
Il gioco subì varie sospensioni e modifiche, passando dall’uso della mazza e dello scudo, al Targone (una tavola di legno coi colori delle Squadre cittadine, larga a un’estremità e stretta all’altra), fino alla versione moderna, in cui gli schieramenti delle due fazioni, Tramontana e Mezzogiorno, si sfidano spingendo un carrello posto su un carrello al centro del Ponte di mezzo. Alle estremità del carrello ci sono due bandiere, una rossa e una blu. Vince chi riesce a spingere il carrello nella parte opposta del ponte, facendo cadere la bandiera avversaria.
Sei spinte in cui si sfidano tutte e 12 le Magistrature, 20 persone per squadra. In caso di parità, come è successo quest’anno, si sfidano nella settima spinta le nazionali (gli uomini migliori) di Tramontana e Mezzogiorno.
Sant’Antonio ha vinto la sua spinta e contribuito alla vittoria finale di Mezzogiorno, arrivata stabilendo il record di durata di una spinta, oltre 25 minuti.
Prima della battaglia un suggestivo corteo storico di oltre 700 figuranti in costumi cinquecenteschi spagnoli sfila per i Lungarni, a piedi e a cavallo, tra sbandieratori e suoni di tamburi.
Questa che si è celebrata sabato 30 giugno è stata la 450esima edizione del Gioco del Ponte.
Grazie del benvenuto Pisa.
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