Amo Essere Biologico
Siamo all’ennesima dieta e promessa di vita e alimentazione sana. Non ce la faremo mai, lo sappiamo. Però ci proveremo.
Come prima mossa abbiamo svuotato il reparto dei prodotti Amo essere biologico dell’Eurospin.
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Qualcuno potrebbe avere qualcosa da obbiettare vedendo pasta, formaggio, cioccolata e merendine: bio non vuol dire magro. Avete ragione, ma tanto per iniziare il packaging era davvero invitante, poi l’idea di prodotti genuini, organici, saltando tutte le varie guerre alimentari in atto, è un concetto a noi caro: prodotti che nascono dalla terra in modo naturale e non imbottiti di sostanze chimiche e che seguono processi produttivi che rispettano l’ecosistema. Altro motivo da non sottovalutare, finalmente una linea bio per la quale non è necessaria la cessione del quinto.
Detto questo, eravamo curiosi di provarli, quindi abbiamo riempito il carrello, aggiungendo poi una bella zucca che, non chiedetemi per quale processo mentale, mi ricordava una pedina del monopoli, un Carignano del Sulcis, un Barbera d’Asti, una tagliata, ramoscelli di origano che per le foto sono perfetti, e poi Chantal dice che sulla carne e le verdure grigliate è la morte sua. Verdure, da grigliare, aromi vari e uno sfizio per il viaggio di ritorno: la dieta inizia domani.
La mossa successiva, oltre pagarli alla cassa e fotografarli una volta arrivati a casa, è stata di passare una giornata intera assieme a loro, per testarli proprio tutti ( o quasi).
Arrivato il tanto atteso domani, seguendo le indicazioni di mia madre, grande sostenitrice della frutta secca come alimento altamente energetico, ricco di nutrienti e di antiossidanti, che combatte i radicali liberi come Daitan3 i Meganoidi, io ho optato per yogurt con mix vitality (frutta secca appunto) con una bella spremuta d’arancia e Chantal, latte, muesli e cioccolato fondante, naturalmente dopo il categorico limone, miele e zenzero di ogni risveglio. Mi sono conservato le tortine di farro per la merenda di mezza mattinata, non sia che arrivasse un calo glicemico. Chantal ha retto fino al pranzo, dovevo dire così, vero? No, non lo sanno che le tortine le hai mangiate anche tu. Erano Buone? Si lo so, te l’ho detto io di provarle. Tranquilla il segreto finirà nella tomba assieme a me.
La ‘Resident Chef’ è Lei, e ho lasciato alla sua fantasia il pranzo. Visto che le poche cose che so sulla cucina le ho imparate tutte (o quasi) da lei, sapevo già che il risultato sarebbe stato un’esplosione di sapori. Fusilli zucca, patate e pecorino romano. Un commento? Siete invitati da Aristogracchi al numero 116.
Fusilli come se piovesse.
Visto che la cena comunque non era proprio dietro l’angolo, abbiamo fatto un richiamino: bottarga, limone, arancia su galletta di riso ‘Amo Essere Biologico’ e fauci da pescecane di Collodi.
La cena ha deciso di abdicare, perché il giovedì c’è il corso di scrittura creativa, poi alle nove si esce e quello che succede, succede.
La ricetta di Chantal:
* fusilli
* Patate
* Zucca
* Spicchio d’aglio
* Olio Evo
* Pecorino romano
* Pepe nero
* Noce Moscata
* Curcuma
* Sale
Tagliate a cubetti le patate (o, in alternativa, fatelo fare a Lui. Si sentirà importante) e fatele sbollentare. Tagliate la zucca a tocchetti ( sarà facile farlo fare a lui, che a questo punto si sentirà Cracco a Master Chef). Fate soffriggere uno spicchio d’aglio in olio extravergine d’oliva, aggiungete la zucca, lasciate rosolare aggiungendo un po’ d’acqua calda: Insaporite con noce moscata e curcuma. All’occorrenza aggiungete altra acqua, salate (se vi pare… io porto avanti una campagna per l’insipidità) coprite e lasciate cuocere per 10-15 minuti a fiamma moderata. Aggiungete le patate e aspettate che il tutto diventi una bella cremina. Ora potete fare il grande passo e unire la pasta (scolatela 3 minuti prima del tempo di cottura previsto). Mantecate tutto. Attimo di pazienza e meditazione per far riposare la pasta. 5 minuti in cui potrete rimproverare il vostro compagno di guardare studio sport e non aver apparecchiato o spenderlo a preparare la tavola per un set ‘instagrammabile’. Spolverata generosa di pecorino e porgete una forchetta al Lui in questione, in questa sequenza se non volete vedere sparire la vostra creazione prima che sia completata. Attendete il verdetto con estrema fiducia e poi ricordategli che i piatti li lava lui.
Domani alla prova del cuoco altri due ingredienti in gara: spaghetti di farro e passata di pomodoro.
Noi siamo stati conquistati sotto tutti i punti di vista, qualità dei prodotti, prezzo accessibilissimo e estetica, last but not least per dei foto dipendenti come noi.
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#Eurospin
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